Ragazzi al lavoro per simboleggiare l'inclusione sociale.

In quest’articolo parlerò di “inclusione sociale”, del Reddito di Cittadinanza e del REIS, facendo però un approfondimento specifico legato al nostro territorio e in particolare alla città di Carbonia.

Ritengo che questa tematica sia molto importante, perché riguarda da un lato le misure di sostegno per le persone in difficoltà, ma dall’altro lato il buon funzionamento della società nel suo complesso, grazie al contributo che ognuno di noi può dare.

Cosa Significa “Inclusione Sociale”

Parliamo innanzitutto dell’inclusione sociale.Cartello per l'equità sociale.

Può essere descritta (dal punto di vista sociologico) come uno stato di appartenenza che, per le sue attività inclusive (per l’appunto), abbraccia numerosi aspetti e ambiti.

Il fine è quello di “inserire” o meglio garantire un inserimento in società a qualsiasi persona, cercando di far sì che questo sia possibile anche in presenza di elementi limitanti (quali ad esempio una disabilità o l’appartenenza a un gruppo svantaggiato).

L’idea di “abbattere i limiti” è molto forte quando si parla di inclusione sociale, perché abbraccia una mentalità nella quale tutte le persone sono messe sullo stesso piano, verso un’accessibilità uguale per tutti alle risorse di base, ai diritti, all’istruzione e al lavoro.

Per centrare quest’obiettivo, negli anni sono stati proposti e/o messi in pratica numerosi strumenti pensati per favorire il raggiungimento di una situazione di “benessere di base”, quella che dovremmo chiamare “normalità”.

Tra i vari strumenti impiegati possiamo citare l’Accordo di Partenariato 2014-2020, nel quale si trova, in particolare nel documento relativo all’Italia, una presa di coscienza per il superamento delle limitazioni che non consentono alle persone di “partire” da una base egualitaria:

Il concetto di “inclusione sociale”, affermatosi a livello comunitario, comprende l’accesso di tutti i cittadini alle risorse di base, ai servizi sociali, al mercato del lavoro e ai diritti necessari “per partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale, e per godere di un tenore di vita e di un benessere considerati normali nella società in cui vivono”117. Il sostegno a questo obiettivo in ambito comunitario fa perno sul concetto di “inclusione attiva”, come definito nell’ambito della raccomandazione del 3 ottobre 2008 della Commissione europea, che prevede una strategia basata su tre pilastri: supporto al reddito adeguato; mercati del lavoro inclusivi; accesso a servizi di qualità. In altri termini, promuovere l’inclusione sociale significa assicurare, per la più elevata quota di persone possibile, la possibilità di accedere a risorse economiche adeguate, al mercato del lavoro e a livelli di servizio socialmente accettabili nelle molteplici dimensioni del proprio vivere: istruzione, sicurezza, salute, abitazione, ambiente, rispetto di sé, ecc. In tale prospettiva, la promozione dell’inclusione sociale si intreccia con le aree di intervento di altri Obiettivi Tematici, si pensi ad esempio, con riferimento al FSE, al rafforzamento dei servizi per l’impiego (Obiettivo Tematico 8) o al potenziamento delle opportunità formative ed educative (Obiettivo Tematico 10). 1

Tutto ciò è perfettamente in linea con la nostra Costituzione che, tra i principi fondamentali, ha il diritto all’eguaglianza.

Questo si traduce, a livello pratico, nel garantire a tutte le persone:

  • Diritto allo studio e alla formazione
  • Possibilità lavorative
  • Rieducazione (anche psicologica e relazionale)
  • Cibo e Abitazione
  • Sicurezza
  • Salute
  • Ambiente

In questo scenario è facile capire che stiamo parlando di un concetto molto vasto, che può essere sintetizzato con l’idea di una società ideale dove tutti abbiano pari opportunità, pari diritti, ma anche pari doveri.

Nella mia idea di “inclusione sociale” non può essere messo da parte un obiettivo specifico, che è quello di consentire e facilitare l’impegno in favore della collettività.

Cosa c’entrano il Reddito di Cittadinanza e il REIS con l’Inclusione Sociale?

Questi argomenti, a mio avviso, sono collegati tra loro, soprattutto se si pensa al Reddito di Cittadinanza, che è stato scritto con un chiaro intento di reciprocità: la società ti aiuta economicamente, ma tu restituisci l’aiuto con il lavoro, in un’ottica di reintegrazione.

Cito testualmente dal sito del Ministero del Lavoro:

Il Reddito di cittadinanza è la misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale che i cittadini possono richiedere dal 6 marzo 2019.

Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale. 2

Si tratta di un concetto chiaramente presente a livello normativo, che tuttavia, nella nostra città, purtroppo non ha ancora trovato attuazione nella pratica.

Ragazzi al lavoro per l'inclusione socialeCi tengo a specificare ulteriormente che è di fondamentale importanza che le famiglie e le persone bisognose ricevano i contributi necessari per vivere (e dunque avere la serenità per affrontare la quotidianità e cercare lavoro!).

Ma è altrettanto importante che il sostegno trovi un compimento attraverso l’idea di reciprocità, tramite il patto per il lavoro oppure il patto per l’inclusione sociale, attraverso i quali si dovrebbe creare una situazione nella quale i beneficiari degli aiuti siano impiegati in varie attività di interesse comune.

Simili considerazioni valgono per il REIS.

Si può essere d’accordo o meno con queste misure di sostegno, tuttavia ad oggi la situazione normativa è questa.

Nella pratica, questi sostegni, rischiano di produrre l’effetto opposto, ovvero di ingenerare la pretesa della misura di assistenza, riducendo di fatto l’impegno nella ricerca di un impiego lavorativo.

Il Covid e i Nuovi Poveri

Già da ottobre 2020 sono emersi i primi dati preoccupanti comunicati dalla Caritas.

Personalmente ho letto questo rapporto sul sito dell’Ansa 3 : il periodo che va da maggio a settembre 2020, confrontato con gli stessi mesi del 2019, ha registrato un aumento dell’incidenza dei “nuovi poveri” per effetto dell’emergenza Covid dal 31% al 45%!

Era un dato preoccupante già in quei mesi, ma la verità è che si trattava solo dell’inizio di questo triste trend.

Nonostante l’attesa per la campagna di vaccinazione, è infatti in arrivo una forte crisi, ci saranno tanti nuovi disoccupati e di conseguenza saranno necessari ulteriori sussidi, per le famiglie e per le imprese.

Per questo motivo,  si tratta di un argomento più che mai attuale, in quanto dobbiamo evitare che gli aiuti diventino fini a sé stessi, ma siano uno strumento volto a creare reciprocità e una reale integrazione sociale.

Azioni da Intraprendere per un’Inclusione Sociale Equa e Sostenibile

In questo momento storico l’intera società ha bisogno del contributo di ogni persona, ognuno con le proprie attitudini e potenzialità.

Lo spirito di comunità, dal mio punto di vista, va coltivato in entrambe le direzioni: quella del dare e quella del ricevere.

Ad esempio, per quanto riguarda il patto per l’inclusione sociale, ci sarebbero svariati luoghi e attività in cui sarebbe possibile inserire in modo utile i cittadini beneficiari di Reddito di Cittadinanza e REIS. Ne cito soltanto alcuni:

  • Strade
  • Uffici
  • Associazioni
  • Cooperative
  • Laboratori
  • Scuole

Parlando con alcuni beneficiari del Reddito di Cittadinanza mi sono reso conto che loro stessi vorrebbero lavorare e sentirsi parte attiva della comunità.

Pertanto, se questo non avviene, si tratta soprattutto di un limite politico, ovvero l’incapacità di creare i presupposti e limitare la burocrazia, per consentire una completa attuazione delle due misure di sostegno di cui abbiamo parlato.

Il 7 Luglio 2020, insieme ad altri Colleghi del Consiglio Comunale, abbiamo presentato una mozione su queste tematiche (approvata all’unanimità), affinché il sindaco di Carbonia e la giunta municipale facciano tutto il possibile per velocizzare la completa attuazione dello strumento del Reddito di Cittadinanza e del REIS (impiegando le persone beneficiarie tramite il patto per il lavoro o il patto per l’inclusione sociale).

Con quest’articolo ho cercato di chiarire perché sia importante lavorare su queste tematiche. Pare si condividano le linee teoriche relative all’inclusione sociale, ma è forte la necessità di passare dalla teoria alla pratica e spero che questo venga fatto nel più breve tempo possibile.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *