
Dal 18 al 22 ottobre ho guidato la delegazione della nostra città, in qualità di vicesindaco e assessore al Turismo e Attività Produttive, in un viaggio in Albania, nell’ambito del Progetto della Convenzione Faro, o meglio Faro Project: “The dissonant heritage in European towns – Creating a European narrative of contested identities through citizens’ participation”.
Cosa è la Convenzione Faro?
Il Progetto europeo “Convenzione Faro”, stipulato nella città di Faro in Portogallo nel 2005, al fine di valorizzare luoghi e beni della città del ‘900, in particolare gli edifici realizzati fra gli anni ’20 e ’40 del secolo scorso si lega all’impegno dell’Associazione e Percorso Atrium, di cui Carbonia fa parte.
La riscoperta del patrimonio culturale del ‘900 è ormai di interesse sempre più comune; in particolare l’associazione Atrium censisce, studia e promuove la conoscenza del patrimonio architettonico lasciato dai regimi totalitaristi del XX secolo nel nostro territorio.
Questo patrimonio viene definito, nel contesto, “dissonante” proprio per rappresentare la difficoltà di raccontarlo e inserirlo, per motivi storici e, a volte, ideologici, nelle dinamiche promozionali del territorio.
Il patrimonio dissonante
La presenza di un significativo patrimonio dissonante è ciò che caratterizza tutti i comuni coinvolti nel progetto. La gestione del patrimonio dissonante rappresenta una grande sfida per gli amministratori locali che sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per trasformare questo patrimonio in un bene per lo sviluppo democratico e sostenibile delle loro comunità.
L’obiettivo del progetto Convenzione Faro è stimolare le amministrazioni, gli operatori culturali e le organizzazioni locali ad elaborare nuove soluzioni gestionali basate sul “impegno attivo dei cittadini locali nella creazione di narrazioni del loro patrimonio dissonante”. Solo se gestito in modo saggio e partecipativo, questo patrimonio può rappresentare un serbatoio di collegamento, relazione e comprensione invece di essere utilizzato per creare e incoraggiare identità che si escludono a vicenda neutralizzando, di fatto, i valori che possono essere utilizzati per raccontarlo e promuoverlo.
Carbonia, il 14 e 15 luglio scorsi, aveva ospitato la terza tappa del percorso, dopo Forlì e Losada (Portogallo). La quarta tappa è stata a Dimitrovgrad (Bulgaria) e per questa ultima occasione le delegazioni delle città partner del progetto si sono incontrate in Albania a Shkoder, o, in italiano, Scutari.
L’architettura è patrimonio della memoria
Le prime due giornate di lavori, aperte dal saluto del sindaco della città, che ha accolto le delegazioni, hanno visto l’alternanza tra incontri assembleari per approfondimenti e confronto e momenti di visita dei principali siti di interesse del luogo.
Durante il convegno di apertura la città ospitante ha esposto gli aspetti dissonanti della propria architettura concentrando l’attenzione dei partecipanti su prigioni e rifugi, presentati dai relatori come un vero e proprio patrimonio della memoria.
Nella stessa giornata di lavori, con il prezioso supporto del funzionario delegato al progetto, Nicola Merche, ho presentato il punto di vista della nostra amministrazione, relativo agli aspetti attinenti al progetto Faro, oltre a mettere in risalto le tipicità e originalità di Carbonia e le sue risorse.
Le altre delegazioni presenti oltre a quella di Carbonia – Dimitrovgrad (Bulgaria), Lousada
(Portogallo), Stei (Romania), Piotrków Tribunalsky (Polonia), Forlì (Italia), Nova Gorica
(Slovenia) – hanno, a loro volta, presentato peculiarità, aspetti e progettualità relative al proprio patrimonio.
Il secondo giorno è stato dedicato alle visite e in particolare:
- la riqualificazione pedonale del centro – pedestrian kole idromeno;
- il centro di aggregazione giovanile, di indirizzo all’occupazione e di creazione di impresa;
- il museo nazionale di fotografia “Marubi”;
- la sede di radio Shkodra;
- la biblioteca “Marin Barleti”;
- il museo diocesano;
- la riqualificazione della zona pedonale “Gjuhaiol”
- la sede del municipio;
- la visita del castello di Rozafa;
- la moschea;
- la riqualificazione della zona pedonale lungo il lago di Shkoder;
Quali valori e impressioni per questa esperienza col Progetto Convenzione Faro ?
La visita al patrimonio urbanistico, culturale e turistico di Shkoder è risultata funzionale ad approfondire aspetti e acquisire spunti utili per futuri progetti di riqualificazione nella nostra città e nel nostro territorio, definendo modalità e tempi per l’impiego di spazi e strumenti finalizzati allo sviluppo turistico e alla salvaguardia della memoria e del patrimonio architettonico e culturale.
L’impressione generale è di una realtà dinamica che per superare le proprie difficoltà economiche punta a uno sviluppo di carattere turistico, attraverso i servizi, l’inserimento in reti sovra nazionali e la valorizzazione del proprio patrimonio architettonico, culturale, storico e naturalistico.
In questo percorso ritrovo, in parte, le stesse dinamiche che stiamo cercando, come amministrazione comunale, di mettere in campo per promuovere la nostra città.
Quali opportunità per Carbonia col Progetto Convenzione Faro ?
Queste esperienze di rete rivelano innumerevoli opportunità per creare scambi culturali.
Si sono, ad esempio, evidenziate possibilità di collaborazione progettuale con il centro di aggregazione giovanile nell’ambito del programma Erasmus+, Europe for citizens programme.
Sarebbe interessante replicare questa esperienza, con la possibile realizzazione di uno spazio simile a Carbonia attraverso il recupero di una struttura confacente, eventualmente in collaborazione con AREA.
Spunti interessanti sono venuti anche dall’allestimento museale riguardo possibili utilizzi degli spazi interni alla torre civica – o, per usare un termine “dissonante”, Littoria – come luogo della memoria, del regime fascista e dei suoi trascorsi drammatici.
Le iniziative relative a progetti di ampio respiro necessitano della collaborazione di tutti.
Ogni procedura ha infatti svariati aspetti inerenti tanti settori e deleghe.
Ogni esperienza è utile per cogliere spinti preziosi.
In questo caso le future linee di indirizzo dovranno certamente riguardare aspetti quali Turismo, Sviluppo Economico, Ufficio Europa, Cultura, Urbanistica, Ambiente, Agenda 2030, Politiche Giovanili, ecc… Tutto è in connessione costante.
Soluzioni operative
Concretamente abbiamo definito alcuni contesti nei quali impostare dei percorsi di collaborazione su alcuni progetti europei:
- Erasmus+ K1 su scambi di giovani;
- Europe for citizens programme (vedi FARO);
- Progetti nei quali Shkoder possa partecipare come consociato;
- Progetti da realizzare con le altre città del progetto Convenzione Faro.
Da questo punto di vista ho ricevuto la proposta da parte della delegazione di Lousada, per la realizzazione di un progetto di rete attinente alla valorizzazione della produzione vitivinicola associata alle modalità di produzione antiche (nuraghi-vino);
Ma, a prescindere da questa opportunità, sarà importante esplorare altre strade collaborazione tramite la redazione di progetti più ambiziosi creando una rete di turismo alternativa che metta a sistema le varie realtà coinvolte nel progetto creando un sistema di pubblicità interna al gruppo dei partner.
Ad esempio si potrebbe creare una rete turistica considerando le località con volo diretto da e verso Cagliari, promuovendo convenzioni con le strutture ricettive che consentano prezzi di favore alle persone che arrivano tramite contatto della rotta Atrium.
Durante il convegno è emersa la necessità di concretizzare alcuni aspetti che consentano di attrarre fondi tramite una progettazione coordinata della rete per il rilancio, la riqualificazione e l’impiego a fini turistici delle strutture di fondazione, oltre che, della riqualificazione di edifici privati insistenti in aree di interesse turistico 1 .
In ogni caso questo tema sarà oggetto di dibattito all’interno degli organi competenti e l’indirizzo politico sarà dato in accordo con il Consiglio Comunale e le competenti Commissioni Consiliari permanenti.
Incontro istituzionale Tirana
Nella giornata di venerdì 21 ottobre 2022 è stata programmata una giornata di incontri istituzionali con il vicesindaco della capitale albanese e la rete 2 che gestisce il programma di Tirana Capitale europea della gioventù 2022. Tali incontri sono stati possibili grazie ai contatti e ai rapporti creati durante il convegno Eurodesk, tenutosi nel luglio 2022 a Tirana.
Incontro tra i vicesindaci
La delegazione di Carbonia in ottica di collaborazione futura, tenuto conto dell’esperienza di Tirana capitale europea della gioventù 2022, ha incontrato il vicesindaco della capitale albanese dott. Andi Sederi alla presenza delle delegate dei settori: urbanistica dott.ssa Arba Baxh e sviluppo economico Anxhela Doku.
I rappresentanti delle amministrazioni comunali hanno manifestato la volontà di promuovere future collaborazioni negli ambiti di interesse.
Dai dati che ci sono stati comunicati emerge che Tirana possegga una popolazione di circa un milione di abitanti dei quali il 60% circa ha meno di 35 anni.
L’ambiente socio economico cittadino presenta una forte dinamica di crescita e sviluppo di attività economiche, accompagnate da un rilevante interesse da parte degli investitori immobiliari nello sviluppo del tessuto urbano.
La compagnia di bandiera Air Albania esistente da quattro anni potrebbe costituire un importante strumento di collegamento tra l’Albania e la Sardegna.
Incontro con rete NYC
Tirana al momento è la prima capitale europea a essere stata ammessa alla candidatura per ricoprire il ruolo di capitale europea della gioventù, solitamente riservato a città minori con funzione di volano di sviluppo economico e turistico veicolato dalla implementazione di politiche giovanili efficaci che coinvolgano i giovani nel determinare le scelte politiche e realizzare le iniziative di sviluppo.
Un aspetto interessante, che mi ha colpito in modo particolare, da questo punto di vista sta nel fatto che l’Albania per legge nazionale impone a tutti i comuni di costituire e finanziare un consiglio dei giovani con funzione consultiva.
A ciò si aggiunge un elemento ancora più incisivo dal punto di vista politico, ovvero, nei consessi politici di ogni livello oltre alla quota rosa è garantita altresì la quota giovani.
Durante l’incontro è stata espressa la reciproca disponibilità alla partecipazione e realizzazione di progetti congiunti, tenendo conto che l’Albania non essendo membro UE può partecipare solamente su invito da parte di uno stato membro e in qualità di mero consociato.
Conclusioni
Tenuto conto delle positive ricadute sul territorio, sarebbe auspicabile lavorare a un progetto similare per chiedere contributo regionale al fine di candidare Carbonia e il suo territorio a capitale europea della gioventù.
Cercare di investire sulle politiche giovanili è sempre stato un mio obiettivo: azioni formative orientate alla cittadinanza attiva, all’inclusione sociale, alla solidarietà, alla creazione di politiche attive per l’inserimento professionale, credo fermamente che siano un modo prioritario per formare i cittadini del futuro e assicurare alla nostra città un ricambio generazionale finalizzato ad uno sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Sono rimasto molto soddisfatto, in definitiva, di questa esperienza in Albania relativo al Progetto della Convenzione Faro; ho riportato a casa tanti spunti utili per l’azione amministrativa nel nostro territorio e tanti contenuti personali di valore di cui farò tesoro nel mio impegno politico per la nostra città.
Ma, come anche detto in precedenza, sarà fondamentale un dibattito politico con delle scelte d’indirizzo in accordo con il Consiglio tutto e le competenti Commissioni Consiliari permanenti.