
Da mesi avevo in mente di scrivere qualcosa sugli archivi storici, ed è un’esigenza nata dal fatto che questi rappresentano un’enorme opportunità che stiamo perdendo, perché al momento a Carbonia si sta facendo poco o nulla per preservare i documenti importanti che parlano della città.
Anche se ci penso spesso, solo ora che ho iniziato a scrivere mi rendo conto di quanto sia grave lasciare che tutto si rovini o vada perso, perché in gioco non c’è solo la possibilità di creare un nuovo punto d’interesse.
In gioco c’è la stessa memoria, la testimonianza di tutte le cose che sono successe in questo luogo del Sud Sardegna e che parlano delle persone che qui sono nate o che qui hanno concentrato il loro impegno lasciando delle tracce.
Si tratta di continuare ad avere delle preziose informazioni sul modo in cui è stata creata la città di fondazione, una conoscenza storica importante su tanti aspetti.
In quest’articolo del mio Blog spiegherò cosa sono gli Archivi Storici, perché sono importanti, parlerò di quello che purtroppo sta succedendo a Carbonia e di cosa si dovrebbe fare.
Cos’è un Archivio Storico
In generale l’archivio è l’insieme dei documenti prodotto o acquisito da un ente durante lo svolgimento delle proprie attività.
Ogni documento ha un ciclo di vita, ma quando termina la propria validità “burocratica” resta in ogni caso una certa validità storica.
Sia il singolo documento sia il nesso tra i vari documenti possono essere delle importanti testimonianze o comunque dei materiali storicamente rilevanti.
L’archivio storico serve dunque a conservare questi documenti.
È un archivio distinto che ha proprio questa specifica funzione di preservare l’ultima tappa vitale dei documenti, in particolare gli atti pubblici, che dopo aver terminato la propria funzione possono comunque avere una validità di tipo pratico ma che sicuramente sono importanti per ragioni storiche e culturali.
Si capisce quindi perché l’archivio storico è qualcosa di ben distinto dall’archivio corrente e dall’archivio di deposito.
È un luogo fisico che contiene un vero e proprio patrimonio immateriale, legato alle radici dell’intera popolazione.
Ti permette di capire tappa per tappa come è nato un Comune.
Perché gli Archivi Storici sono importanti
Gli archivi storici hanno una forte rilevanza sia per quanto riguarda i documenti conservati, sia di per sé come luogo fisico.
I documenti sono una testimonianza importante e possono conservare davvero tante informazioni fondamentali per la storia di un territorio, un ente, una nazione o semplicemente riguardo alle persone.
Possono essere oggetto di studio e come già accennato non è troppo raro che a volte possano avere anche un’utilità pratica per motivi privati o amministrativi.
Un archivio storico pubblico, può essere una fonte costante per chiunque voglia fare ricerca, con migliaia di documenti a disposizione che testimoniano le tante attività fatte dalle amministrazioni, dalle aziende e anche dai privati.
Inoltre, l’archivio storico di per sé, di fatto in molte città è a tutti gli effetti un’attrazione turistica.
Il turista è molto interessato alla specifica identità del luogo visitato e negli archivi è possibile respirare e anche capire la memoria collettiva sedimentata nel tempo.
Cosa è successo nel passato, come quel luogo è diventato ciò che è, cosa facevano e cosa pensavano le persone di quel territorio.
Da una parte quindi abbiamo la possibilità di migliorare la consapevolezza storica, dall’altra di avere un ulteriore elemento d’interesse per i turisti (ma non solo turisti, basti pensare a quanti visitatori locali fanno alcuni Archivi Storici durante manifestazioni come Monumenti Aperti).
Il turismo culturale funziona ed è in continua crescita!
In Italia, rispetto al 2010, nel 2018 i visitatori di musei e monumenti sono stati 18,2 milioni in più con un aumento costante che ha avuto uno stop solo durante la terribile crisi del 2012. Gli introiti per i musei sono raddoppiati (dai 104,5 milioni di euro nel 2010 ai 229 milioni del 2018 (+119%) 1
I turisti vogliono vedere degli elementi speciali, quelle cose che possono trovare solo nei luoghi che stanno visitando e da nessun’altra parte.
Ecco perché “cultura” ed “esperienza” portano numeri incredibili nelle città che sanno guadagnare dal turismo 2 .
Nel 2018 circa il 16,6% le persone che sono venute in vacanza in Italia l’hanno fatto esclusivamente per svolgere delle attività culturali. Un dato che tra l’altro non considera tutti quelli venuti per vedere le bellezze naturali dei luoghi, che rappresenta un altro 18,2% 3 .
Sentirete sempre più spesso parlare di turismo culturale, esperienziale, enogastronomico. Io stesso ne parlerò frequentemente, perché sono delle forme di turismo in continua crescita e se si vuole portare ricchezza in un territorio è impossibile non tenerne conto.
Per quanto riguarda invece Monumenti Aperti basti pensare ai numeri fatti da Cagliari nelle recenti edizioni. Parliamo di qualcosa come 100.000 visitatori in due giorni 4 .
Non sorvolerò sul fatto che a Carbonia sia stata modificata questa manifestazione (senza successo), ma ne parlerò in un altro articolo.
Cosa sta succedendo a Carbonia riguardo all’Archivio Storico
Quello che sta succedendo a Carbonia è che letteralmente si sta trascurando l’Archivio Storico e ogni giorno si perdono o si rischiano di perdere tanti documenti significativi del passato.
È del tutto assente al momento una figura che si occupi dell’Archiviazione, della tutela dei documenti e della cura dello stesso archivio.
Questo comporta la perdita degli atti che servirebbero a ricordare il nostro percorso storico.
Perdendo la memoria storica documentale verranno infatti a mancare importanti elementi di studio non solo utili per fini culturali, ma anche pratici dato che dal passato si può imparare e dunque prendere spunti su cosa fare per migliorare il territorio.
Doppia funzione:
- Capisco cosa è stato fatto
- Sulla base di queste informazioni ho degli elementi per capire come programmare le azioni future.
Studiare la storia è utile anche per non ripetere gli stessi errori: non dobbiamo dimenticare. Le informazioni e la conoscenza non sono mai un problema in sé, bisogna difenderle e indirizzarle verso il giusto valore.
Ricordiamoci che Carbonia è una città in cui il Centro Storico era stato pensato per essere a tutti gli effetti monumentale.
Perché non lo è più?
L’archivio storico permette e permetterà di cercare risposte anche a domande simili – sempre se verrà tutelato.
Cosa si dovrebbe fare
Ho parlato del problema e mostrato dei dati che dovrebbero farci capire quanto sia importante difendere la propria storia e la propria identità, oltre che creare dei luoghi fisici che possano diventare attrazioni turistiche.
Quali sono però le soluzioni e le azioni da portare avanti?
Innanzitutto occorre stanziare delle somme, non serve così tanto denaro.
È fondamentale dare il mandato a delle figure professionali adeguate, che tra l’altro sono già presenti tra i dipendenti comunali, ma vengono impiegati per tutt’altre mansioni.
Una volta individuato uno spazio consono, andrà allestito e pubblicizzato, sia con azioni di marketing territoriale sia inserendolo in un programma (manifestazioni, circuiti turistici).
Questa è una di quelle cose che sappiamo per certo possano funzionare e che sono tutelabili con pochissimi sforzi.
Impossibile stare in silenzio mentre questo patrimonio viene trascurato senza motivo.
Notes:
- Fonte: Elaborazioni CST per Confesercenti: https://www.confesercenti.it/blog/archivi/area-studi/ ↩
- https://www.ilsole24ore.com/art/il-turismo-culturale-continua-spingere-incoming-italia-AEjAhF0E ↩
- Dati Istat ↩
- http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/05/07/monumenti-aperti-100mila-visitatori_6e04f601-7004-4707-a7d0-0e67efb53671.html ↩